Il nuovo rapporto sulla qualità della vita conferma un dato significativo: la provincia dell'Aquila è l'unica realtà abruzzese inserita nella seconda fascia della classifica nazionale. Un risultato che, al di là dei singoli indicatori, restituisce l'immagine di un territorio che, pur tra difficoltà e ritardi, ha saputo migliorare alcuni aspetti chiave della vita quotidiana dei cittadini.
I parametri presi in considerazione – che spaziano dai servizi alla sicurezza, dall'ambiente alla situazione economica, fino alla cultura e al tempo libero – non raccontano una provincia perfetta, ma mettono in evidenza un percorso di crescita rispetto al passato. È un segnale che chiama in causa tanto le amministrazioni locali quanto i soggetti economici e sociali che hanno investito sul territorio.
In questo contesto, il ruolo dei comuni maggiori e della stessa Provincia dell'Aquila è stato decisivo. Negli ultimi anni si è scelto, pur tra risorse limitate, di intervenire su alcuni nodi strutturali: dalla rete dei servizi alla persona alla valorizzazione del patrimonio urbano e culturale, passando per la promozione di iniziative in grado di tenere insieme centro città, frazioni e aree interne. Un lavoro spesso poco visibile nel dibattito quotidiano, ma che si riflette nei dati complessivi.
L'Aquila, in particolare, sta vivendo una fase complessa in cui ricostruzione materiale, ritorno alla residenzialità nei quartieri storici e nuova offerta di servizi devono convivere con il rischio di spopolamento di alcune zone e con la necessità di garantire collegamenti efficienti con il resto della provincia. In questo scenario, la scelta di investire su qualità urbana, spazi pubblici, cultura ed eventi viene letta da molti osservatori come un tassello importante del miglioramento registrato.
Anche la Marsica e l'area peligna-sangrina hanno beneficiato di interventi mirati, spesso frutto di una collaborazione tra comuni e amministrazione provinciale. Il rafforzamento di alcuni presìdi sanitari, gli investimenti su scuole e viabilità, le iniziative di promozione dei centri storici e delle aree naturali stanno contribuendo a costruire un'immagine più coesa del territorio aquilano nel suo complesso.
Per l'Aquilano, il tema vero sarà capire come consolidare questo miglioramento, evitando che si tratti di un semplice scatto isolato. La sfida passa dalla capacità di rendere stabili i servizi, valorizzare le eccellenze già presenti e affrontare con realismo le criticità ancora aperte – dallo spopolamento delle aree interne alla necessità di una mobilità più efficiente tra città, borghi e poli produttivi. Ma la consapevolezza di poter partire da una base più solida rispetto al passato è un elemento che, per molti amministratori e operatori del territorio, rappresenta una conferma del percorso intrapreso.


