Se chiedi a chi ha tra i 30 e i 50 anni come si vive l'intrattenimento serale all'Aquila, spesso arriva un mezzo sorriso: “dipende dalla settimana”. La città ha certamente ritrovato vitalità rispetto al periodo immediatamente successivo al sisma, ma resta la sensazione che manchi una proposta stabile per una fascia di età che non si riconosce né nella movida universitaria né nelle sole cene al ristorante.

Il Covid ha lasciato un segno profondo: stop agli eventi, locali chiusi, abitudini stravolte. Molti hanno iniziato a vivere la socialità in modo più domestico, rinunciando alle uscite o scegliendo con maggiore prudenza. Anche dopo l'emergenza, non tutti sono tornati ai ritmi pre-2020.

Oggi non mancano festival, rassegne, serate tematiche e concerti di qualità, ma spesso sono concentrati in pochi momenti dell'anno. Per chi ha famiglia o orari di lavoro impegnativi, servirebbe una programmazione più continua e prevedibile: sapere che ogni weekend esiste almeno una proposta credibile, non necessariamente legata ai grandi eventi.

C'è poi un tema di partecipazione: iniziative pensate proprio per questa fascia spesso raccolgono meno pubblico del previsto. Pesano la comunicazione frammentata, l'abitudine a decidere all'ultimo momento e quella diffusa cautela post-pandemica che ha cambiato il modo in cui molti vivono il tempo libero.

Per gli operatori culturali e per chi organizza eventi, il pubblico adulto è una sfida: richiede proposte curate, orari compatibili con i ritmi quotidiani, ambienti percepiti come sicuri ma non “ingessati”, formule nuove che abbiano un senso anche in una città di medie dimensioni.

Guardando all'Aquila dall'interno, la sensazione è che ci sia spazio per costruire un secondo livello di offerta serale: non solo grandi eventi o serate eccezionali, ma una continuità fatta di musica, incontri, progetti culturali e format moderni pensati per chi ha superato i 30 ma non ha alcuna intenzione di rinunciare a vivere la città la sera. Per riuscirci servirà un lavoro congiunto tra istituzioni, locali, associazioni e pubblico.