L'Altopiano delle Rocche entra nel periodo natalizio con una caratteristica che lo distingue da altre aree dell'interno: il legame diretto con la montagna e con i comprensori sciistici di Ovindoli Monte Magnola e Campo Felice. L'attesa della neve e dell'apertura degli impianti si intreccia con le iniziative dei borghi, che nelle settimane di dicembre si preparano ad accogliere chi frequenta la zona per le vacanze invernali o per una semplice giornata fuori porta.

In questo scenario, l'offerta di piccole iniziative diffuse – dalle luci nelle piazze alle proposte enogastronomiche tipiche, passando per appuntamenti culturali e momenti di socialità – può svolgere un ruolo importante nel trattenere i visitatori oltre l'orario della sciata o della passeggiata. Trasformare il passaggio in sosta, e la sosta in una reale ricaduta economica per i paesi dell'altopiano, è una delle sfide più concrete per il futuro turistico di quest'area.

Il lavoro di coordinamento tra i comuni dell'altopiano e gli enti sovracomunali, in questo senso, si sta rivelando decisivo. La programmazione di eventi legati alle festività, pensata in relazione alla stagione invernale e al movimento verso gli impianti sciistici, permette di costruire un racconto più completo del territorio: non solo piste e strutture ricettive, ma anche centri storici, tradizioni, prodotti locali.

Anche la Provincia è chiamata a svolgere un ruolo di regia nel sostenere la promozione integrata dell'Altopiano delle Rocche, valorizzando i collegamenti, la segnaletica, le informazioni per chi arriva da fuori regione. Un impegno che, negli ultimi anni, si è tradotto in una maggiore attenzione alle aree interne e montane, considerate non più solo come luoghi di passaggio, ma come elementi centrali dell'offerta territoriale.

Se il richiamo della neve e degli impianti resta decisivo, la capacità di dare continuità a queste scelte – dentro e fuori il periodo natalizio – sarà uno degli elementi che definiranno il futuro turistico e sociale dell'altopiano.